Prima di varcare tutti i confini di ogni racconto bisogna davvero prepararsi in maniera adeguata. Ogni racconto racchiude tanta fantasia tanta quanta se ne può immaginare via via che le pagine scorrono. Credo che in pochi, oltre George Orwell siano riusciti ad unire in maniera così sublime i generi letterari più misteriosi e disturbanti della letteratura. Quì il Gotico si lega al distopico e si fonde al weird alimentando curiosità, fantasia e paura. Entrando, il libro si espande e diventa un’affascinante allegoria dove i protagonisti sono: il Teatro della scena rossa, La città itinerante, i Crateri neri di Subotica, i misteriosi Becchini e la Matamonia di Esagro Noroi.
Ti rendi conto che i loro piatti e i loro bicchieri sono vuoti. Che gli accendini non hanno fiamma e le sigarette non bruciano.