Questo romanzo è la voce di una donna che, in modo quasi silenzioso ma deciso, rivendica i propri desideri. Dopo una vita passata a mettere i bisogni degli altri prima dei suoi, finalmente sente che è arrivato il momento di cambiare, di fare qualcosa per sé stessa.
Attraverso un viaggio che parte da Milano e approda in Francia, Csaba dalla Zorza ci racconta la storia di una donna quasi invisibile persino a sé stessa, che a sessant’anni sceglie di affrontare una nuova alba: lascia la casa, i figli, la stabilità, per intraprendere una nuova vita.
Con una chiave al collo, un abito nero, i capelli sempre raccolti, un passo deciso ma elegante e gesti misurati, la protagonista cucina, cresce i figli Ginevra e Alberto, dirige una rivista, e a fine giornata non si lamenta: né della stanchezza, né delle difficoltà affrontate. Non si lamenta perché ha imparato a riconoscere e apprezzare i doni della vita – anche quelli che le sono costati di più.
In quello che rappresenta il suo esordio letterario, l’autrice costruisce un legame profondo tra sé e la protagonista: due vite che scorrono quasi in parallelo. Il filo che le unisce è tangibile, e si percepisce con curiosità e delicatezza, come quando si vuole assaporare il profumo di un piatto ancora in preparazione.
Ma le sorprese non tardano ad arrivare. Csaba tesse una trama ricca di dettagli e accadimenti, affrontando con sensibilità temi importanti, riuscendo a toccare il lettore – a volte con delicatezza, altre con discreta fermezza – come solo una madre sa fare.
La governante è un romanzo di formazione, rivolto alle donne, ma capace di parlare a chiunque abbia voglia di ascoltare una storia semplice e autentica. In tredici capitoli essenziali ma intensi, il libro affronta temi come la maternità, l’omosessualità e il coming out, il tradimento, l’amicizia, il femminismo e le regole – spesso dimenticate – di un mondo che forse non è poi così lontano da noi, ma che aspetta solo di essere riscoperto con umanità e autenticità.
Csaba dalla Zorza sceglie la prima persona e adotta uno stile intimo e riflessivo. Non ha fretta: la narrazione procede con dolcezza, lasciando spazio a emozioni profonde e a due colpi di scena ben dosati.
Già conosciuta per le sue passioni, in questo romanzo Csaba porta in scena un amore per la casa, per le buone maniere (oggi un po’ dimenticate), per l’ordine e per l’eleganza nelle piccole cose – ma lo fa in modo più casalingo, più vicino al lettore, e per questo ancora più efficace.
La governante è stata per me una lettura piacevole e toccante. Ha risvegliato ricordi d’infanzia e adolescenza che mi hanno commosso, lasciandomi un’intensa nota di nostalgia.
Ma è anche il riflesso di tante persone che, come me, hanno ricevuto dalle loro madri non solo una buona educazione, ma soprattutto la gioia autentica di essere figli di donne di cui andare fieri.
Buona lettura!