Rimpalli è molto più di un racconto autobiografico: è un saggio narrativo che disegna, con vivida precisione e grande umanità, il percorso di crescita di un bambino che scopre la passione per il calcio tra le mura di un oratorio.
Teodoro Lorenzo intreccia la propria storia personale con quella della sua città, Torino, restituendo al lettore una mappa emotiva e culturale che attraversa la trasformazione sociale degli anni ’60 e ’70. Con uno stile diretto e riflessivo, l’autore ricostruisce vicende spesso dimenticate, riportando alla luce ciò che la Storia, troppo spesso, trascura. Il risultato è un racconto affascinante, capace di educare e coinvolgere, dove il vissuto personale si fonde con l’analisi collettiva.
Il cuore pulsante del romanzo è la vita in via Bogino, strada simbolo di un’infanzia condivisa da molti figli di operai meridionali trapiantati nel nord industriale in cerca di un futuro più solido. Dalla “piazzetta” alle partite improvvisate, dalla scoperta del sé al confronto con il mondo, Rimpalli racconta una formazione che passa attraverso il gioco, la strada, l’amicizia e i piccoli grandi riti quotidiani che accendono la passione per il pallone.
Il momento culminante arriva con l’ingresso nella Juventus giovanile e, in seguito, con il salto nel professionismo nell’Alessandria. Episodi che Lorenzo racconta con passione, ma anche con lucidità, ricordando al lettore quanto sottile sia il confine tra sogni e realtà, tra desideri e imprevisti. Il calcio, in Rimpalli, non è solo un gioco, ma una metafora della vita: attraverso schemi, rimpalli, occasioni e cadute, ogni azione sul campo diventa riflesso dell’interiorità umana.
La scrittura è sincera, evocativa, pervasa da una nostalgia mai stucchevole. Lorenzo riesuma il passato e lo mette a confronto con il presente, offrendo una riflessione sul tempo, sul cambiamento sociale, e sulla perdita - o trasformazione - di certi valori collettivi.
Rimpalli è un concentrato di emozioni e consapevolezze. Va ben oltre il semplice racconto calcistico: è un viaggio autentico nelle storie di formazione, rivolto a chi ama esplorare i legami tra sport, identità e società, e a chi apprezza le digressioni ricche di significato.
Certo! Ecco la parte finale aggiunta, pensata per concludere la recensione con una riflessione personale e un invito alla lettura:
Il calamaio elettronico lo consiglia perché un Rimpalli troverà un libro che parla al cuore prima ancora che alla mente. È consigliato a chi ha vissuto quegli anni e vuole ritrovarli tra le pagine di una narrazione verace ed autentica, ma anche a chi è nato dopo e vuole annusare il passato e comprendere com’era crescere in una città che cambiava insieme alle persone. A chi ama il calcio non solo come sport, ma come linguaggio universale capace di raccontare emozioni, appartenenza e trasformazione.
Ma soprattutto, è un libro per chi crede che raccontare il passato non sia solo un gioco tra la memoria e il presente, ma un atto necessario per capire meglio chi siamo oggi.
Teodoro Lorenzo ci regala una testimonianza preziosa, viva e profondamente umana. Rimpalli non è solo una lettura: è un’esperienza che rimane dentro e fuori.
Buona lettura!